Api


Le api come indicatori dell’ambiente a Barricalla

Il sito Barricalla, situato a Collegno (TO), rappresenta uno dei più importanti impianti italiani per lo stoccaggio di rifiuti speciali. Da oltre venticinque anni è attivo sul territorio con l’obiettivo di garantire un trattamento sicuro dei materiali potenzialmente nocivi per l’uomo e l’ambiente.

In questo contesto, Barricalla ha scelto di affiancare alle procedure tecniche e scientifiche di controllo un progetto innovativo di monitoraggio biologico basato sull’allevamento delle api. Dal 2001, infatti, gli alveari presenti all’interno del sito vengono utilizzati come strumenti naturali per valutare la qualità ambientale del territorio circostante

Le api non sono solo preziose per la produzione di miele, ma svolgono anche un ruolo fondamentale come bioindicatori, cioè organismi capaci di segnalare eventuali alterazioni chimiche e biologiche dell’ambiente. Attraverso l’osservazione del loro stato di salute e l’analisi dei prodotti dell’alveare (miele, polline, cera), è possibile raccogliere dati utili a comprendere il livello di inquinamento dell’area.

 

La società delle api

Un alveare è una comunità estremamente organizzata, paragonabile a una piccola città dove ogni individuo svolge un compito preciso.

La regina: è l’unica femmina fertile e depone fino a 2.000 uova al giorno. La sua longevità può arrivare a diversi anni e il suo benessere è essenziale per la sopravvivenza dell’intera colonia.

Le api operaie: sono femmine sterili che vivono alcune settimane in primavera-estate o diversi mesi in inverno. Si occupano di tutte le attività dell’alveare: nutrire le larve, pulire le celle, raccogliere nettare e polline, difendere l’arnia.

I fuchi: maschi la cui funzione principale è fecondare la regina. Dopo l’accoppiamento, muoiono; a fine stagione, vengono spesso espulsi dall’alveare perché non più utili alla colonia.

Questa divisione dei ruoli consente all’alveare di funzionare come una entità unica: non è il singolo individuo a garantire la sopravvivenza, ma la cooperazione di tutti.

Dal punto di vista ambientale, questa caratteristica è importante: migliaia di api bottinatrici esplorano ogni giorno un raggio di 2-3 km intorno all’alveare, raccogliendo sostanze dall’ambiente (sonstanze zuccherine come nettare, polline e melata). In questo modo diventano vere e proprie sentinelle del territorio, portando all’interno dell’alveare campioni invisibili di ciò che incontrano: polveri, metalli pesanti, residui chimici

Perché le api

Le api vengono considerate bioindicatori per diversi motivi:

  • Ampia area di esplorazione: ogni colonia copre fino a 7.000 ettari di territorio, garantendo una raccolta dati diffusa.
  • Corpo ricoperto di peli: questo permette alle api di trattenere particelle sospese nell’aria o depositate sui fiori.
  • Produzione di miele e cera: sostanze che accumulano eventuali inquinanti e possono essere facilmente analizzate in laboratorio.
  • Sensibilità biologica: un aumento anomalo della mortalità o comportamenti insoliti delle colonie può indicare squilibri ambientali.

Nel caso specifico di Barricalla, le api vengono monitorate per verificare la presenza di metalli pesanti come piombo, nichel, zinco e cadmio, sostanze che possono derivare da attività industriali o civili e che, se accumulate, risultano dannose per la salute dell’uomo e degli ecosistemi

Il progetto di monitoraggio a Barricalla

Dal 2001 Barricalla ospita tre alveari posizionati in prossimità della discarica. Oltre a questi, sono stati installati altri apiari in zone neutre del territorio torinese (Candiolo, Chieri, Pavarolo), utilizzati come “campioni bianchi” di confronto.

Il monitoraggio si svolge attraverso diverse fasi:

  • Allevamento delle api: un apicoltore specializzato controlla periodicamente lo stato di salute delle famiglie.
  • Prelievo dei campioni: durante le smielature, piccole quantità di miele vengono aspirate direttamente dai favi.
  • Analisi in laboratorio: i campioni vengono sottoposti a test per rilevare concentrazioni di metalli pesanti e altre sostanze potenzialmente nocive.
  • Confronto dei dati: i valori riscontrati nel miele di Barricalla vengono confrontati con quelli degli apiari esterni, per evidenziare eventuali differenze.

Gli studi realizzati negli anni hanno dimostrato che i valori di metalli pesanti presenti nel miele si mantengono ampiamente al di sotto dei limiti di legge e non indicano fenomeni di accumulo progressivo. Ciò conferma che la gestione della discarica, pur trattando materiali sensibili, non ha avuto impatti ambientali rilevanti

La scelta di affidarsi alle api come “sentinelle dell’ambiente” rappresenta un esempio di come la tecnologia possa dialogare con la natura.

Grazie a questo progetto, Barricalla:

  • garantisce un controllo continuo della qualità ambientale;
  • offre un messaggio di trasparenza verso i cittadini e le istituzioni;
  • valorizza un insetto indispensabile per l’equilibrio ecologico del pianeta.